Viaggio a Budapest 2023

Si è concluso il primo viaggio di istruzione delle quinte. Trentaquattro studenti del Polo Liceale (5LSAA, 5LSAB, 5LSCA) hanno esplorato la capitale magiara.

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Personale scolastico

 

Si è concluso con successo il primo viaggio di istruzione delle quinte.

Trentaquattro studenti del Polo Liceale (5LSAA, 5LSAB, 5LSCA) hanno esplorato la capitale magiara con i tre docenti Colombaro E., Pozzo A. e Selleri C.

Oltre alle meraviglie di questa capitale della Belle Epoque il gruppo ha seguito diversi percorsi a tema proposti dal prof. Selleri: scienziati e inventori ungheresi, mondo ebraico e Shoah, Rivoluzione Ungherese del 1956, totalitarismi del Novecento.

Ci siamo divertiti con un lunghissimo bagno alle celebri Terme Szécsenyi e abbiamo fatto le ore piccole nel quartiere notturno più frequentato dai giovani.  Infine abbiamo ammirato le sfavillanti luci della città durante un’indimenticabile crociera notturna sul Danubio. Un bellissimo viaggio, immortalato dalle ottime fotografie della mitica prof. Pozzo!

Approfondimento

Abbiamo visitato la famosa università BME, ovvero il politecnico dove si laurearono diversi Premi Nobel per la Fisica e per la Chimica ungheresi, dove si laureó Rubik Ernõ poco prima di inventare il suo celebre “Kocka” e dove gli studenti del ’56 diedero il via alla Rivoluzione anti-sovietica. Curiosità: un’aula del dipartimento di geodesia è tuttora intitolata all’emerito prof. Oltay Károly, padre della contessa Marianna Oltay – Strassoldo Graffemberg, che nel 2014 si spense centenaria nell’antica dimora di famiglia della frazione cervignanese di Strassoldo.

Durante il nostro “pellegrinaggio scientifico” abbiamo visitato le case e le scuole dove avevano vissuto la loro giovinezza Neumann János (uno dei padri dell’informatica ed eccelso matematico), Teller Ede (Progetto Manhattan, bomba H), Wigner Jenõ (Progetto Manhattan, Nobel per la Fisica 1963), Gábor Dénes (inventore dell’olografia, Nobel per la Fisica 1971), Szilárd Leó (“Chain reaction”, Progetto Manhattan, pacifista), Semmelweis Ignác (medico detto “il salvatore delle madri” che studiò e suggerì la disinfezione delle mani nelle pratiche chirurgiche), Szent-Györgyi Albert (Nobel per la Medicina 1937, isolò la Vitamina C), Oláh György (carbocationi, Nobel per la Chimica 1994) e Hevesy György (traccianti radioattivi per uso medico, scopritore dell’elemento chimico Afnio, Nobel per la Chimica 1943).

Mentre eravamo a Budapest è stato dato l’annuncio del vincitore del Nobel per la Fisica 2023 per lo sviluppo della “Fisica degli attosecondi”, l’ungherese Krausz Ferenc. Pochi giorni prima era stato assegnato il Nobel per la Medicina 2023 all’ungherese Karikó Katalin. Gli studenti sono stati molto sorpresi dell’incredibile prolificità degli scienziati e  degli inventori ungheresi (carburatore, locomotiva elettrica, fiammifero, centrale telefonica, dinamo, trasformatore elettrico, brevetti sulle lampade al Krypton e sulle valvole termoioniche, radar-astronomia, la penna “Biró” (penna a sfera), il sistema a microsolchi per i dischi vinile, la TV a colori).

Una visita al museo Terror Haza (La casa del Terrore) ha illustrato agli studenti la brutale repressione messa in atto tra il 1944 e il 1945 dal regime nazi-fascista delle Croci Frecciate (collaborazionisti dei tedeschi) e dal regime comunista di Rákosi Matyás e Kadar János tra il 1945 il 1989.

Abbiamo visitato il Ghetto e l’esterno della Dohány utcai Zsinagóga, la più grande sinagoga europea. Qui il prof. Colombaro ha approfondito alcuni temi importanti per la conoscenza del mondo ebraico. Forti emozioni sulle tracce della Shoah: Cipők a Duna-parton, memoriale sulla riva del Danubio nel luogo in cui furono barbaramente uccisi migliaia di ebrei tra dicembre ’44 e gennaio ’45; Casa di Via Apostol 13 (abitazione del famigerato Adolf Eichmann, organizzatore dello sterminio dei 437.000 ebrei ungheresi tra maggio e luglio ’44). Sulle tracce dei “Giusti tra le Nazioni” abbiamo ricordato l’opera del Nunzio Apostolico Angelo Rota, di Giorgio Perlasca, del gelataio Francesco Tirelli che salvarono moltissimi ebrei sfidando le autorità nazi-fasciste delle SS e delle Croci Frecciate ungheresi.

 

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